Il Sole24Ore del 17 Maggio 2016, nella sezione Osservatorio Nòva e Finanza&Mercati, dedica un articolo allo status degli investimenti alle startup che operano nel campo Internet delle Cose.
“Un mercato da 2 miliardi ma raccolte solo poche decine di milioni […] ma non mancano, per contro, segnali incoraggianti come i casi di Control e Morpheos”.
L’articolo, partendo dai dati raccolti dall’Osservatorio del Politecnico di Milano, a differenza della visione più positiva data da EconomyUp, riporta come le startup italiane operanti nell’Internet Of Things “non sono moltissime e soprattutto non sanno attrarre nella maggior parte dei casi finanziamenti significativi”.
Alla luce degli eventi a cui Morpheos ha partecipato recentemente – Edison Pulse, Disruptive Week Milan, Open Summit Tour 2016 e Easitaly – il clima che si respira in Italia non sembra così negativo o disinteressato e anche il giornale, nonostante l’analisi di mercato delineata in breve, conclude il paragrafo precedente con “Almeno per il momento”.
Difatti, nonostante nella Penisola solo una startup italiana su sette è stata interessata da operazioni oltre il milione, in scala globale le startup hanno attirato diversi milioni di dollari.
Perché? Snellezza burocratica e ingenti capitali negli Stati Uniti innalzano i punti di riferimento da raggiungere. Non stiamo giustificando il nostro operato, ma, da sempre, l’Italia si caratterizza per tempistiche diverse, non per idee meno brillanti e innovative.
Morpheos, dalla sua nascita ad oggi, ha raccolto vari interessi e finanziamenti da parte di Invitalia e Digital Magics.
Questi, rispettivamente un’agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa e un incubatore di business, operano in Italia e sempre più la loro presenza diventa capillare sul territorio. Le startup imparano, vengono supportate e “accelerate”, consolidandosi grazie alla formazione, ai servizi che gli acceleratori offrono e, non ultimi, gli eventi in cui le startup si presentano, si confrontano e condividono esperienze.
D’altra parte, il trend del mercato è ormai chiaro a tutti ed in perenne crescita: “dal 2010 al 2014, lo dicono i dati di CB Insight, sono di fatto raddoppiati (i finanziamenti) passando da 768 milioni di dollari a 1,9 miliardi” cita IlSole24Ore, includendo Control e Morpheos fra i segnali incoraggianti assieme a Xmetrics e Over Tecnologies.
“Le recenti acquisizioni, a firma di Intel e Microsoft, di specialisti dell’Iot a livello industriale come Yogitech e Solari sono infine un’ulteriore testimonianza che l’innovazione made in Italy ha un valore”.
Su questo punto, siamo molto d’accordo.
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